La Magna Charta in mostra a Vercelli, capitale del riso
Proprio a Vercelli, capitale del riso italiano, fino al 9 giugno è in mostra la Magna Charta. Si tratta di un’occasione eccezionale: per la prima volta il documento arriva in Italia, al polo espositivo ARCA Ex Chiesa di San Marco! Ma perché proprio a Vercelli? Perché Guala Bicchieri, cardinale vercellese legato pontificio a inizio Duecento, fu inviato in Inghilterra a fare da reggente al re inglese Enrico III, salito al trono a soli 9 anni. E con le rendite di un’abbazia inglese pagò la costruzione dell’abbazia di Sant’Andrea a Vercelli, che a febbraio ha compiuto 800 anni. E perché Guala Bicchieri e Guglielmo il Maresciallo, tutori del re, siglarono le due versioni del 1216 e 1217 della Magna Charta Libertatum, riconferme della versione del 1215 emessa dal re Giovanni Senzaterra per i baroni del regno. Si tratta del primo documento, nella storia, sui diritti dei cittadini!
In mostra a Vercelli abbiamo la versione originale del 1217 della Magna Charta della cattedrale di Hereford, insieme al cofano di Guala Bicchieri e alla collezione di smalti limosini provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama di Torino e al coltello eucaristico di Guala Bicchieri proveniente dal Castello Sforzesco di Milano. Ma ci sono anche due ritratti del cardinale provenienti dalla galleria dei benefattori dell’ASL di Vercelli (Guala Bicchieri insieme all’abbazia di Sant’Andrea fece costruire anche l’Ospedale Maggiore), diversi documenti degli archivi diocesani e cittadini e una emozionante esperienza immersiva multimediale che in pochi minuti racconta la storia di questo personaggio e della Magna Charta stessa.
Insieme alla sede principale della mostra sulla Magna Charta a Vercelli, si possono visitare i tre musei cittadini dove sono stati allestite delle mostre parallele, a creare un percorso diffuso tra la storia dell’abbazia di Sant’Andrea, la figura di Guala Bicchieri, il suo rapporto con la città e come l’edificio simbolo di Vercelli sia stato restaurato. Le tappe sono il Museo Leone, il Museo del Tesoro del Duomo, il Museo Borgogna, più l’Archivio di Stato (fino al 19 aprile). Ma la visita alla mostra può anche essere abbinata a una visita al mondo del riso, appena fuori città, proprio adesso che le risaie si stanno allagando e il panorama delle campagne vercellesi sta diventando più suggestivo! Vercelli è la capitale del riso, ma anche in questo periodo la capitale del Medioevo e dell’internazionalità del nostro territorio!
